Ho cambiato il mio destino by Rachel Mwanza Mbépongo Dédy Bilamba

autore:Rachel Mwanza, Mbépongo Dédy Bilamba [Rachel Mwanza, Mbépongo Dédy Bilamba]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Biography & Autobiography, General, Social Science, Women's Studies
ISBN: 9788863808940
editore: Corbaccio
pubblicato: 2015-04-14T22:00:00+00:00

2008, detestata dalla mia stessa famiglia

La mia infanzia felice a Mbuji-Mayi è ormai un ricordo lontano. Ho dodici anni e vivo senza papà né mamma. La mamma e zia Annie sono partite per l’Angola da non so più quanto tempo. Inizialmente riceviamo regolarmente notizie, poi con il passare dei giorni iniziano a chiamare con sempre minore frequenza fino a non dare più alcun segno di vita. Siamo ancora più preoccupati perché contiamo sul denaro che ci devono inviare. Abbiamo sempre un affitto da pagare e molte bocche da sfamare: la nonna, zia Ntumba, Joe, Ndaya, i miei fratelli, Niclette e io. La vita senza la mamma si annuncia nuovamente molto dura.

Con me la nonna è sempre perfida e la situazione peggiora dopo la telefonata tanto attesa di zia Annie, dalla quale veniamo a sapere che la mamma e la zia avrebbero avuto un incidente e il conducente avrebbe chiesto loro altro denaro per rimettersi in marcia. Le due sorelle sarebbero quindi rimaste bloccate a Cabinda e dopo una lite si sarebbero separate. Non abbiamo dunque più notizie di mamma, ma ciò non mi preoccupa, è viva ed è questo che conta. Ormai tutte le prove da me attraversate mi hanno indurita.

Un giorno riceviamo finalmente il denaro di zia Annie: siamo al settimo cielo ma la gioia dura poco per me e i miei fratelli dal momento che è la nonna a decidere la ripartizione e lei privilegia ovviamente i figli di zia Annie. Io, la strega, ci sono abituata ma per Enock ed Éric la situazione è difficile da accettare. La nonna li caccia ogni giorno di casa e non permette loro di rientrare senza del denaro o del cibo. Sono obbligati a fare dei piccoli lavoretti e a dormire per strada. Soffriamo tutti, ma tra noi non c’è più solidarietà, non riusciamo più a spalleggiarci a vicenda, la nonna è riuscita a spezzare il legame fraterno che ci univa. Enock sembra quasi insensibile al mio dolore e a volte sembra allearsi con la nonna nel darmi addosso. Io non gliene voglio, so che non è in grado di opporsi a lei. Enock, adolescente affamato, senza padre e senza madre, non sfugge alla regola.

Poiché la mamma non è più lì a proteggermi e non ci manda denaro, la mia tranquillità è appesa a un filo. La nonna non esita a riversare su di me il suo odio. Il suo mal di schiena non è dovuto all’età, ma ai colpi che le infliggo io durante la notte «cavalcandola», racconta a tutti i vicini! Incarno per lei la maledizione, sono responsabile tanto dei piccoli fastidi quotidiani quanto delle tragedie che colpiscono le famiglie dei dintorni. Per quanto io faccia il possibile per rendermi invisibile e lavori sodo per riuscire a mangiare tutti i giorni, la nonna mi ha cucito addosso una reputazione così negativa in famiglia, oltre che in tutto il quartiere, da isolarmi totalmente. La gente mi evita o, peggio ancora, mi ricopre di insulti, trattandomi da strega. Passo le mie giornate a piangere in un angolo.

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